giovedì, settembre 24, 2009

Aggiornamenti di settembre

Le classi possono dirsi completamente finite. Le uniche cose rimaste da sistemare sono il prato con piante, fiori e alberi

La costruzione del blocco degli uffici sta procedendo velocemente e probabilmente entro domani il tetto sarà completato. Oggi partiremo per il Botswana per comprare materiale elettrico e per l'impianto idraulico che lì è più economico.

Sono anche cominciati i lavori per la costruzione del parcheggio e della strada

martedì, settembre 15, 2009

La testimonianza dei volontari di Africa Oggi di ritorno dallo Zimbabwe

Siamo già da tre settimane in Italia, tante le cose che abbiamo visto e vissuto, tante le emozioni...davvero difficile fare una sintesi...ma ci proviamo...

Altro che African time, sembrava di essere in Brianza (non ci si fermava mai)!!!

Grazie a Sr. Luisa, Sr. Antonietta e Dominic abbiamo avuto la possibilità di immergerci pienamente nella quotidianità delle loro giornate e della vita di Chegutu. Ci hanno accolto nella loro casa con tanta disponibilità e gentilezza e noi ci siamo sentiti proprio in famiglia!!! Condividendo con loro ogni singolo momento: l'organizzazione quotidiana, la preparazione dei pasti, la raccolta dell'acqua, gli attimi divertenti e tanti altri momenti.

Nonostante tanti disagi e difficoltà, quali ad esempio la frequente mancanza di acqua ed elettricità, il progetto scuola procede a gran velocità. La casa degli ospiti e la scuola sono ormai completate e si avviano alla conclusione anche gli uffici. È impressionante pensare che due semplici suore e un ragazzo si siano trasformati in manager, progettisti, architetti, giardinieri....dei veri imprenditori!!!
A proposito dell'acqua abbiamo potuto notare il grande lavoro effettuato dall'Unicef che durante l'epidemia del colera ha impiantato numerose pompe di acqua manuali, fondamentali per quel difficile periodo.

Ogni giorno collaboravamo con Sr. Antonietta: eravamo i suoi assistenti al corso di lingua italiana per i bimbi della scuola primaria e per i giovani.
Programma impegnativo ed intenso, arricchito nella parte finale della lezione con allegre e ritmate canzoni.
Siamo rimasti sorpresi da come i ragazzi apprendevano con molta facilità e, dopo tre settimane, possiamo dire che hanno le basi per imparare l'italiano....noi con tutto l'impegno e lo sforzo, in shona abbiamo imparato solo makadi (come stai) e maita basa (grazie).
L'ultimo giorno del corso hanno organizzato una giornata speciale ricca di canti, balli, giochi...e tante emozioni...

Durante il nostro soggiorno le suore ci hanno fatto conoscere Marilena e Mariagrazia, due instancabili dottoresse che gestiscono a Mutoko e Mhundoro l'ospedale della missione e l'orfanotrofio. Stiamo tentando di scrivere le nostre emozioni ma è davvero difficile concretizzare in parole quanto forte e coinvolgente sia stato visitare queste due realtà.

Le grotte di Chinoyi, gli animali nei parchi, le stelle, la luna rossa, le danze, il ritmo dei tamburi, i canti, gli sguardi, la saza, i vegetables, la testa della mucca, il latte acido, il frutto del baobab, i mille-milioni di minuscole arachidi sbucciate, i dolci delle suore, le buche delle strade, la guida delle Suore, la simpatia di Dominic e delle novizie, i cockroaches, le partite di briscola, i vestiti da sposa..., i sospiri, la fatica delle donne, le persone lungo la strada, la terra rossa, la polvere, i racconti delle Suore, i viaggi e le notti ad Harare, le balance rocks, le capanne, i tramonti annebbiati dai focolari delle case quando mancava l'elettricità...anche di questi conserviamo un gran ricordo!!!

Tante parole non sempre esprimono ciò che si prova...a volte una sola parola racchiude un profondo significato....GRAZIE!!!

Desirèe, Nuccio e Sabrina

mercoledì, settembre 02, 2009

L'avventura africana è cominciata il 9 agosto 2006. Oggi abbiamo una scuola !

http://africa-zimbabwe.blogspot.com/

Sembra ieri e invece sono passati 3 anni dall’inizio di questa avventura africana. Erano le 6 del mattino del 9 agosto 2006 quando arrivammo ad Harare, la capitale dello Zimbabwe, e trovammo ad accoglierci Suor Antonietta e Suor Luisa.
Il sogno di queste suore era costruire una scuola per i loro bambini perché solo l’educazione può aiutare la popolazione ad uscire davvero dal sottosviluppo. La scuola avrebbe ospitato bambini di ogni credo, orfani e non, poveri e ricchi.

Lo Zimbabwe è stato un paese ricco, si chiamava Rodhesia. Con la cacciata dei bianchi nel 1980 è cominciato l’inesorabile declino.

Con il nostro arrivo e i fondi raccolti in Italia il progetto è potuto partire. Un importante segno di disponibilità da parte delle istituzioni locali è stato il fatto che abbiano regalato la terra alle suore anziché venderla come stabilito inizialmente. Hanno capito che la struttura sarebbe andata a completo beneficio degli abitanti del comune.

Dopo la pulizia del terreno e la costruzione di alcuni pozzi per l’acqua, la realizzazione vera e propria del progetto è partita nel novembre del 2007 con la costruzione di un muro lungo 1,2 km, che circonda ora l’intero spazio destinato alla costruzione. E’ poi continuata con la costruzione della casa degli ospiti che ospiterà tutti coloro che vorranno andare a Chegutu a portare il loro aiuto.

Il 12 aprile 2008 c'è stata la cerimonia ufficiale di inaugurazione, una grande festa per tutti presenziata da importanti ospiti quali membri del comune, il Nunzio apostolico e ospiti e benefattori da vari paesi.

La pesante epidemia di colera che ha purtroppo colpito lo Zimbabwe nello scorso dicembre, non è, fortunatamente, riuscita a fermare i lavori e verso la fine dello stesso mese è iniziata la costruzione delle classi. Il risultato, raggiunto qualche giorno fa, è un'imponente costruzione costituita da due piani con 10 classi ognuno.

I lavori stanno proseguendo ora con la costruzione del blocco degli uffici e in un futuro prossimo, si spera, con la costruzione del centro polivalente. Un centro che servirà non solo ad ospitare le attività dei ragazzi ma anche come spazio da affittare per varie manifestazioni in modo da continuare a sostenere la scuola e i ragazzi.

Il sogno sta prendendo forma e sono davvero felice ed orgogliosa di esserne parte insieme a tante altre persone. Un grazie di cuore va a tutti coloro che grazie questo blog hanno condiviso con me i loro pensieri e la loro voglia di cambiare e migliorare le cose e che hanno creduto nel progetto impegnandosi in prima persona alla sua realizzazione, un grazie a tutti coloro che decideranno di darci una mano concreta affinché il progetto continui e, non per ultimo, un grazie a Suor Antonietta, a Suor Luisa e a Dominic.