lunedì, dicembre 18, 2006

Pubblicità gratuita per le organizzazioni non profit - Google Grants

Con questo post mi discosto per un pò dal discorso strettamente legato all'Africa per sottolineare l'importanza e l'utilità di un progetto sostenuto dal noto motore di ricerca Google. Parlo di Google Grants.
Cito testualmente dal sito:
Il programma Google Grants assiste le organizzazioni che condividono la nostra filosofia di assistenza sociale e che sono caratterizzate da una forte missione di aiuto al mondo nei settori quali la scienza e la tecnologia, l'istruzione, la salute pubblica globale, l'ambiente, il patrocinio dei giovani e le arti.
Google si impegna a realizzare una campagna pubblicitaria completamente gratuita che sarà visibile sulla destra della pagina di ricerca in corrispondenza di determinate ricerche mirate (ex. donazioni online, aiutare africa, progetti in africa, adozioni a distanza, ecc. ecc a seconda di quelli che sono i progetti presenti sul sito)
Per partecipare al programma è sufficiente compilare il form online e aspettare la risposta da parte del team di Google. Requisito base è essere una Onlus riconosciuta. Purtroppo non sono ammesse al momento le associazioni di stampo religioso.

domenica, novembre 26, 2006

Il Progetto

Ed ecco il progetto "amatoriale" della futura scuola. Quattro buildings per le classi più bagni, stanza dei computer, stanza per il taglio e cucito (un progetto delle suore cominciato un pò di tempo fa), biblioteca, cucina, sala per gli insegnanti e la favolosa "multipurpose hall", una struttura circolare da utilizzare per tutte le attività sociali e da affittare a chiunque voglia servirsene per raccogliere ulteriori fondi per la scuola. Novità assoluta sono i bagni all'interno della struttura, in quanto solitamente si trovano all'esterno. E poi l'orto, il pozzo, il convento per le suore, e i campi da gioco. Come si può vedere è un progetto imponente, un vero sogno per le suore, gli insegnanti e soprattutto per i bambini.
Al momento Sr Antonietta e Sr Luisa stanno ancora aspettando l'approvazione del piano e un progetto fatto a regola d'arte. Con i 10.000 € da noi portati dovrebbero costruire la recinzione e altri 7000€, che si spera arriveranno a breve, serviranno per la costruzione del pozzo. E queste sono le due cose fondamentali per cominciare sia per evitare che la gente costruisca case private sul suole delle suore sia perchè l'acqua, purtroppo così scarsa, è basilare per tutte le attività.

venerdì, novembre 17, 2006

Contribuisci anche tu a dare il "sorriso" ad Evans

Durante la nostra permanenza in Zimbabwe siamo stati ospitati a Hwange da Padre Chester, un Padre Salesiano di origini polacche il cui nome polacco è padre Lenczuk Czeslaw. Vive ormai da molti in anni in Africa e ha conosciuto diverse realtà. Vi parlerò diffusamente di lui in seguito. Al momento mi chiede urgentemente un favore che è quello di raccogliere fondi per Evans Banda.

Evans è un ragazzo di 17 anni che vive a Ngumija Qourtiere (Township) a Hwange. Soffre di paralisi celebrale spastica infantile (PCI), una malattia che comporta difficoltà a controllare i muscoli del corpo e a parlare. Il livello della malattia di Evans è molto grave per cui il ragazzo ha problemi a muovere mani e gambe e soffre di crampi che possono durare fino a 6 ore... lui piange e suda molto. La sua situazione può essere migliorata attraverso un’operazione che costa all’incirca 2500€, una cifra irraggiungibile per la sua famiglia vista anche la forte inflazione esistente in Zimbabwe.

Chiunque voglia contribuire può farlo al seguente link sul sito ufficiale della Onlus Fondazione Don Bosco nel Mondo:

http://www.sdb.org/FDBNM/ITA/Sezioni/_1_16_.aspx?Sez=16&IdMissionario=667&Progetto=true&causale=Padre%20Lenczuk%20Operazione%20per%20Evans%20Banda
Basta anche cliccare sul titolo

Qui si può donare online, tramite bollettino postale, tramite bonifico bancario o tramite carta prepagata postepay.

http://it.wikipedia.org/wiki/Paralisi_cerebrale_infantile

sabato, novembre 11, 2006

Mamma con Figlio

Una delle tradizioni di gran parte delle donne africane è quella di portare i propri bimbi sul dorso grazie ad un panno che legano sul davanti. In Zimbabwe li portano sulla schiena finchè non sono in grado di camminare dopodichè, una volta messi i piedi a terra, li considerano quasi degli adulti e li affidano spesso alle cure del fratellino o della sorellina maggiore. Non è infatti strano vedere camminare sui bordi delle strade dello Zimbabwe, anche al di fuori dei centri abitati, bambini molto piccoli mano nella mano senza la presenza di adulti.

L'oratorio

L'Oratorio, o Elizabeth's Centre, è composto al momento di 2 classi. Nella prima vanno i bambini dal primo al quarto grado, nella seconda i bambini dal quinto al settimo. In teoria si parla di ragazzi dai 6 ai 12 anni ma non è così scontato in quanto questi vanno in un grado o in un altro a seconda della loro preparazione scolastica e non a seconda della loro età.
Mr Mukonu, un tempo uno street kid e oggi un insegnante con la passione del teatro, si occupa dei primi quattro gradi, Israel, un ragazzo di 23 anni sempre entusiasta e sorridente, si occupa dei gradi restanti. Entrambi mettono tutta la loro passione in questo lavoro e, per quanto in loro potere, cercano sempre di ottenere il meglio per i ragazzi.
Per poter insegnare ed imparare quello che serve sono libri, matite e quaderni ma tutto questo purtroppo costa e tante volte si rivela un problema riuscire ad accontentare tutti. E' difficilissimo anche trovare le comunissime copertine di plastica per libri e quaderni che tanto servirebbero a proteggerli da polvere e terra e a mantenrli in buono stato.

domenica, novembre 05, 2006

A proposito della Scuola che già c'è


Vi ho già parlato del progetto di realizzare una scuola per i bambini di Chegutu. Attualmente quello che c'è è un oratorio che non ha valenza di scuola e la St Francis School che è una scuola secondaria. Nel post
Obiettivo: Costruire una vera Scuola - Label Progetto -
trovate una foto sia della St Francis School sia dell'Elizabeth's Centre. Al link sotto o cliccando sul titolo trovate invece alcune notizie, anche se non proprio recenti, di un progetto realizzato dalla fondazione Aiutare i bambini nel 2005. Quello di cui hanno bisogno oggi le suore sono fondi per costruire la scuola. Con un mio amico stiamo realizzando un sito web in inglese con tutte le info sulla missione e alcuni modi concreti per offrire aiuto. Se qualcuno fosse interessato può contattarmi a eliana@gmail.com. So che potrebbero sorgere dubbi su un'eventuale truffa e così via ma purtroppo al momento, oltre a descrivervi quanto fatto, il progetto e ad inserirvi foto, si può solo avere fiducia. Spero davvero che qualcuno mi contatti.

http://www.aiutareibambini.it/TemplatesV3/progetto.asp?IDProgetto=248

sabato, novembre 04, 2006

La Jacaranda

Avete mai sentito parlare della Jacaranda ? E’ un albero dai fiori violacei, vero vanto della città di Harare. La fioritura avviene in primavera, stagione che comincia più o meno in settembre. Vi posso assicurare che è veramente meraviglioso. In agosto, quando noi eravamo in Zimbabwe, ho potuto ammirare uno solo di questi alberi non ancora completamente fiorito e ne sono rimasta affascinata. Grazie a Dominic, un mio amico di là, posso invece mostrarvi queste meravigliose foto.

Zimbabwe - Un pò di Geografia


Lo Zimbabwe, il cui nome deriva da dzimba dzemabwe che in Shona significa casa di pietra, si trova nell’Africa meridionale (nella cartina è l'unica nazione color bordeaux chiaro..o qualcosa di simile...ed ha la sigla ZW), non ha sbocchi sul mare ed è situato tra il fiume Zambesi e il fiume Limpopo.. Confina con il Sudafrica a sud, con il Botswana ad ovest, con lo Zambia a nord e con il Mozambico a est. La capitale è Harare (pronunciata così com’è scritta), un tempo nota come Salisbury. Segue, in ordine di grandezza la città di Bulawayo. Grandi attrazioni naturali dello Zimbabwe sono il lago Kariba e le Cascate Vittoria, affettuosamente chiamate Vic Falls. Vi parlerò diffusamente di questi due luoghi spettacolari tra qualche giorno..più o meno

Oltre all'Insegnamento

Oltre ad insegnare e a fornire aiuto presso la parrocchia locale le due suore italiane, Sr Antonietta e Sr Luisa, svolgono in Chegutu la missione di assistenza e aiuto ai bisognosi. Il loro campanello suona in continuazione. E’ gente che viene a chiedere dal cibo, ai soldi, all’occorrente per la scuola. Tracy, ad esempio, è una ragazza di 16 anni in uno stadio avanzato di AIDS che si reca spesso alla missione per chiedere cibo e soldi per le medicine. Sr Luisa, poi, va ogni domenica nei villaggi esterni, poco lontani da Chegutu, per offrire assistenza e preghiera agli abitanti che versano in una situazione di estrema miseria e bisogno.

giovedì, novembre 02, 2006

Sport e Presepe con i Piccolini

Con i più piccoli invece l’obiettivo è stato quello di giocare il più possibile soprattutto a calcio e a pallavolo. Posso assicurarvi che i bambini battevano i nostri “campioni italiani” senza alcuno sforzo. Correvano a piedi nudi ed avevano una forza di resistenza non indifferente. Quando i nostri campioni avevano il fiatone loro erano freschi come delle rose. La cosa divertente è stato il fatto che pochi tra i ragazzini parlavano inglese per cui le uniche parole con cui comunicavano durante le partite erano MATCH (per chiamarli a raccolta) e GOAL. Termini internazionali.

Alle suore è servito il nostro aiuto anche per parlare loro della natività, un qualcosa di completamente nuovo per molti di loro. Abbiamo pensato un metodo il più semplice possibile. Mentre il loro insegnate leggeva loro il passo della Bibbia relativo alla natività io disegnavo alla lavagna uno schemino del presepe e dei suoi personaggi con relativi nomi in inglese in modo che fosse loro chiaro visivamente. I bimbi hanno prima copiato il disegno dalla lavagna e poi hanno realizzato i presepi in scala ridotta con piccoli personaggi acquistati dalle suore in Italia ed elementi del paesaggio zimbabwano. L’opera finale è stato il ricordo che hanno portato nelle loro case di questa esperienza indimenticabile. Che ne pensate del risultato? I sorrisi sui loro volti mi sembrano più che eloquenti.

Pittura e Disegno con i Ragazzi

Un’altra attività è stata quella per così dire artistica, svolta principalmente con i ragazzi. Nelle scuole, in Zimbabwe, non si insegna il disegno per cui alla nostra proposta di realizzare le magliette per i più piccolini con sul davanti lo stemma della bandiera dello Zimbabwe e sul dietro la scritta Oratory. In pochissimo tempo i ragazzi sono diventati bravissimi a miscelare colori, realizzare stencil e a ripassare con pennelli non certo dei migliori i difficilissimi contorni con il nero. Ovviamente alcune magliette sono andate anche ai rispettivi artisti.

Visto l’entusiasmo dei ragazzi abbiamo pensato di far realizzare loro anche dei cartoncini d’auguri da vendere durante l’esposizione finale. Siamo partiti da bozze di disegno realizzate tenendo conto tanto delle peculiarità del presepe cristiano quanto di elementi della loro tradizione e dei loro paesaggi. Un esempio può essere quello della sacra famiglia raccolta sotto il baobab o con giraffe ed elefanti a sostituzione di bue ed asinello….ovviamente tutti i personaggi erano rigorosamente di pelle scura. Il tocco di genialità che ha poi entusiasmato i ragazzi è stato quello di scrivere buon natale in doppia lingua, Inglese e Shona. BUON NATALE = MUVE NE KISIMUSI YAKANAKI. Avreste dovuto vedere l’impegno dei ragazzi….

Ricamo con le Ragazze



Una strana abitudine in Zimbabwe è quella di non rammendare gli abiti. Piuttosto vengono indossati finchè non sono ridotti a brandelli e solo allora si passa ad abiti nuovi. Aggiungete la mancanza d’acqua e la difficoltà nel lavarli e capirete perché i bambini vanno vestiti di stracci anche se, magari, la loro famiglia non versa affatto nella povertà più assoluta. La cosa buffa, almeno secondo la dominante opinione maschilista occidentale, è che vari ragazzi e addirittura i due insegnanti si sono misurati con il ricamo e con risultati notevoli !!


L’idea è stata dunque quella di insegnare il ricamo alle ragazzine e valorizzare poi quanto da loro fatto durante il mese attraverso un’esposizione dei lavori realizzati dopo la messa della domenica, l’ultima della nostra permanenza. Negli occhi delle ragazze era poi evidente la soddisfazione di vedere la gente del paese interessatissima ad acquistare i loro lavori

Il Gruppo dei Giovani

Nella gestione dell’oratorio le suore ricevono l’aiuto di un gruppo di giovani tra i 16 e i 19 anni che frequentano la scuola secondaria. E’ con loro che abbiamo svolto la nostra attività di volontariato finalizzato non tanto ad un aiuto materiale quanto piuttosto ad un aiuto morale. Far capire che contano, che se si danno da fare possono sconfiggere la povertà, che possono essere un esempio ed una guida per i più piccolini, che esiste un mondo “esterno” consapevole della loro esistenza.

giovedì, ottobre 26, 2006

La donazione della Terra


Grazie al nostro arrivo, ai 10.000€ da noi raccolti e al fatto di essere stati presentati come una delegazione proveniente dall'Italia per vedere il sito su cui la futura scuola sorgerà il comune di Chegutu ha donato la terra anzichè farsela pagare come era previsto inizialmente. Hanno infatti riconosciuto l'importanza del nostro arrivo vedendo in noi una speranza per la loro città.

mercoledì, ottobre 25, 2006

Obiettivo: Costruire una vera Scuola



Le Srs of Our Lady, presso cui abbiamo svolto il nostro periodo di volontariato, hanno come carisma principale quello dell'insegnamento.Il loro obiettivo è quello di aiutare la popolazione ad uscire dal sottosviluppo tramite l'educazione
Al momento non gestiscono una scuola vera e propria quanto piuttosto una sorta di oratorio in cui insegnano varie materie (dall'inglese alla matematica) a orfani e bambini poveri che non possono pagarsi la retta e la divisa scolastica obbligatori per frequentare la scuola pubblica.
Il loro obiettivo è quello di costruire con l'aiuto della gente una vera scuola riconosciuta a livello nazionale.

domenica, settembre 24, 2006

Chegutu


Chegutu è una città a circa 107 km a sud di Harare. La nostra abitazione per tutto il mese di Agosto è stata presso le Sisters of Our Lady of Sorrows, 67 Abecorn Street. Appena arrivati, la gente ci guardava incuriosita. Nel 2000 infatti i bianchi sono stati cacciati dal paese per cui la popolazione è prevalentemente di colore. Gli unici bianchi eravamo noi, le suore e qualche sporadico abitante. In realtà c'era anche un nero albino ma non penso si possa considerare bianco ;)
Con il passare del tempo la gente si è abituata alla nostra presenza.
A tal punto che un paio di volte, mentre ero in giro per il paese con Cynthia, una ragazza del luogo che studia presso le suore, la gente le chiedeva di me e un paio di volte ho addirittura ricevuto proposte di matrimonio :))

sabato, settembre 16, 2006

Harare - Chegutu 9 agosto 2006


L'avventura africana è cominciata il 9 agosto in primissima mattinata. Arrivo ad Harare alle 6 del mattino. Ci aspettavano in areoporto con macchina e jeep le suore che ci hanno ospitato e permesso di vivere questa splendida avventura e un loro amico dello Zimbabwe.
Sulla strada da Harare a Chegutu l'impatto è stato forte. Paesaggi completamente diversi, distese sconfinate, colori caldi, gente ovunque per le strade......eravamo in un altro mondo. La prima impressione è stata di pace e serenità.