Siamo già da tre settimane in Italia, tante le cose che abbiamo visto e vissuto, tante le emozioni...davvero difficile fare una sintesi...ma ci proviamo...
Altro che African time, sembrava di essere in Brianza (non ci si fermava mai)!!!
Grazie a Sr. Luisa, Sr. Antonietta e Dominic abbiamo avuto la possibilità di immergerci pienamente nella quotidianità delle loro giornate e della vita di Chegutu. Ci hanno accolto nella loro casa con tanta disponibilità e gentilezza e noi ci siamo sentiti proprio in famiglia!!! Condividendo con loro ogni singolo momento: l'organizzazione quotidiana, la preparazione dei pasti, la raccolta dell'acqua, gli attimi divertenti e tanti altri momenti.
Nonostante tanti disagi e difficoltà, quali ad esempio la frequente mancanza di acqua ed elettricità, il progetto scuola procede a gran velocità. La casa degli ospiti e la scuola sono ormai completate e si avviano alla conclusione anche gli uffici. È impressionante pensare che due semplici suore e un ragazzo si siano trasformati in manager, progettisti, architetti, giardinieri....dei veri imprenditori!!!
A proposito dell'acqua abbiamo potuto notare il grande lavoro effettuato dall'Unicef che durante l'epidemia del colera ha impiantato numerose pompe di acqua manuali, fondamentali per quel difficile periodo.
Ogni giorno collaboravamo con Sr. Antonietta: eravamo i suoi assistenti al corso di lingua italiana per i bimbi della scuola primaria e per i giovani.
Programma impegnativo ed intenso, arricchito nella parte finale della lezione con allegre e ritmate canzoni.
Siamo rimasti sorpresi da come i ragazzi apprendevano con molta facilità e, dopo tre settimane, possiamo dire che hanno le basi per imparare l'italiano....noi con tutto l'impegno e lo sforzo, in shona abbiamo imparato solo makadi (come stai) e maita basa (grazie).
L'ultimo giorno del corso hanno organizzato una giornata speciale ricca di canti, balli, giochi...e tante emozioni...
Durante il nostro soggiorno le suore ci hanno fatto conoscere Marilena e Mariagrazia, due instancabili dottoresse che gestiscono a Mutoko e Mhundoro l'ospedale della missione e l'orfanotrofio. Stiamo tentando di scrivere le nostre emozioni ma è davvero difficile concretizzare in parole quanto forte e coinvolgente sia stato visitare queste due realtà.
Le grotte di Chinoyi, gli animali nei parchi, le stelle, la luna rossa, le danze, il ritmo dei tamburi, i canti, gli sguardi, la saza, i vegetables, la testa della mucca, il latte acido, il frutto del baobab, i mille-milioni di minuscole arachidi sbucciate, i dolci delle suore, le buche delle strade, la guida delle Suore, la simpatia di Dominic e delle novizie, i cockroaches, le partite di briscola, i vestiti da sposa..., i sospiri, la fatica delle donne, le persone lungo la strada, la terra rossa, la polvere, i racconti delle Suore, i viaggi e le notti ad Harare, le balance rocks, le capanne, i tramonti annebbiati dai focolari delle case quando mancava l'elettricità...anche di questi conserviamo un gran ricordo!!!
Tante parole non sempre esprimono ciò che si prova...a volte una sola parola racchiude un profondo significato....GRAZIE!!!
Desirèe, Nuccio e Sabrina
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