martedì, aprile 24, 2012

La Pasqua nell'orfanotrofio di Mhondoro



I bambini dell'orfanotrofio hanno trascorso una serena e gioiosa Pasqua in compagnia di Suor Aurelia, Suor Luisa, Suor Magda e Suor Antonietta.

Le suore, dopo aver spiegato ai bambini il significato e l'importanza di questa festa, hanno dato il via ai festeggiamenti regalando ad ogni bambino un uovo sodo decorato, frutti e cioccolata e dipingendo i loro volti con tanti, allegri colori.





















Durante la mattinata le suore, aiutate dai bambini, hanno anche piantato un albero di avocado nell'orto che farà compagnia agli altri alberi da frutto già piantati in precedenza come mango e guava. E' così bello vedere i bambini mentre gustano felici quei dolci frutti.
Con la pioggia e quel poco d'acqua fornita dall'ospedale le suore sono riuscite a piantare vari tipi di verdura tra cui cipolle, patate dolci e sperano di poterne piantarne molti di più non appena si riuscirà a costruire un pozzo. Hanno anche iniziato ad allevare qualche animaluccio tra cui un coniglio e qualche  gallina.
I bambini sono in vacanza e le suore hanno pensato di organizzato delle lezioni aggiuntive per aiutarli a prepararsi al meglio.


domenica, febbraio 05, 2012

Come si svolgono le giornate nell'orfanotrofio?


Il giorno per i bambini dell'orfanotrofio Mariele Ventre inizia alle alle 5 del mattino, quando vengono svegliati dalle suore. Prima di prepararsi per la scuola svolgono le loro consuete attività mattutine  (a rotazione puliscono la cucina, la loro stanza e la sala da pranzo), alle 6 fanno colazione e alle 6:30 si avviano per andare a scuola. Rientrano per il pranzo alle 13 e alle 14 sono nuovamente a scuola fino alle 16. Dalle 16 alle 18, l’ora di cena, hanno il tempo di riposarsi. Dalle 18 in poi, dopo un bel bagno caldo, è tempo di studiare fino alle 21:30 circa quando è ora di andare a letto. I fine settimana sono di riposo ma c’è anche tempo dedicato allo studio. Le suore e gli insegnanti della missione hanno organizzato lezioni estra per i bambini che vanno alla scuola primaria.

Nell’orfanotrofio vengono ospitati anche alcuni ragazzi con più di 18 anni che hanno però trovato lavoro nelle vicinanze. Due ragazze lavorano nel vicino ospedale, un ragazzo è stato assunto dall’impresa edile che sta realizzando i lavori nell’orfanotrofio, un altro si è laureato in Agraria, vive ora non distante con la nonna, e continua ad aiutare l’orfanotrio con i lavori di orticoltura. L’idea è di impiegarlo fulltime non appena partiranno i progetti volti a sfruttare i 10 ettari di terreno a disposizione, come la semina del mais e l’allevamento di maiali e polli.
Ci sono altri ragazzi con più di 18 anni ma studiano tutti presso collegi di Harare e tornano solo per le ferie.

L'orfanotrofio Mariele Ventre


A febbraio vi avevamo parlato dell’orfanotrofio Mariele Ventre , la nuova missione delle suore di Chegutu. Nonostante l’impegno già richiesto dalla scuola, infatti, le suore Maestre Pie dell’Immacolata hanno accolto con gioia questo nuovo impegno.
L'orfanatrofio porta il nome di Mariele Ventre in quanto fu costruito con l'aiuto dello Zecchino d'oro e dedicato alla benemerita direttrice dei cori. Si trova nella zona di Monhodoro a circa 110 Km da Chegutu sulla cima di una montagna tondeggiante.

C'e' spazio in abbondanza per i bambini  e vicino ad esso si trovano un ospedale e le due scuole: primaria e secondaria.

In questi mesi le suore hanno lavorato per migliorare l’asilo e dare agli orfani un posto più bello e sicuro. Tra i principali lavori realizzati:
Sistemazione dell’impianto idrico, installazione di nuovi sanitari e docce, sostituzione di porte, maniglie, finestre e serrature rotte, costruzione di una cucina esterna con fuoco a legna, installazione di un serbatoio d’acqua, riparazione di pavimenti, muri, tetto, ristrutturazione della lavanderia, della stireria e del magazzino.

Il rifornimento di acqua proviene dal vicino ospedale attraverso un tubo di circa 300mentri ma è disponibile solo quando funzione l’elettricità e la pressione è così bassa che a volte sono necessarie anche 8 ore per riempire i due serbatoi da 4.000 litri ognuno che sono stati costruiti.
Prima della costruzione di questi serbatoi i bambini andavano nei dintorni della missione  a cercare l’acqua per lavarsi o per cucinare.

I 2 serbatoi aiutano ma ne servono almeno altri 3 in quanto spesso l’orfanotrofio resta per più di 3 giorni senza elettricità e i 2 serbatoi non bastano.

martedì, gennaio 10, 2012

Auguri di Buone Feste da Chegutu

Carissimi benefattori
 
E’ con gioia che mi accingo a comunicarvi alcune notizie della nostra missione in questo periodo natalizio. La comunicazione avvicina i cuori anche se le persone sono lontane. Diamo ragione al proverbio che recita: ”Natale coi tuoi e Pasqua con chi vuoi”.
 
Il tempo delle piogge e’ appena  iniziato con due o tre acquazzoni e poi si e’ fermato ed il caldo e’ veramente eccessivo. Attendiamo altra pioggia e un po’ di frescura  per i giorni più vicino al Natale. Intanto tutti qui sono impegnati a zappare quel poco di terra che ciascuno ha attorno a casa, per piantare i vegetali e  il granturco che la pioggia e il sole si incaricheranno di far crescere e assicurare farina e verdura, cioè il cibo tradizionale e invariato di ogni famiglia.
 
Con il primo dicembre e’ terminato l’anno scolastico, che qui comincia a gennaio ed e’strutturato in modo di avere un mese di vacanza ogni tre mesi di scuola. Abbiamo chiuso la nostra scuola con gioia, per l’impegno profuso dai nostri insegnanti e il successo di tanti nostri bambini che sono riusciti ad arrivare tra i primi nella classifica dei promossi del Distretto di Chegutu, ma anche con un po’di preoccupazione per altri che non riescono a inserirsi con profitto nel sistema scolastico che pare essere tanto lontano dai loro problemi.
 
Visitando le famiglie di questi ultimi, abbiamo fatto scoperte dolorose per la grande povertà che le affligge. Si può trovare una mamma ammalata di tubercolosi con quattro figli in età scolare in una casa formata da una sola stanza senza finestre. Buio completo, eccetto un raggio di luce per un mattone che manca. Si può trovare una bambina a piangere sul letto perché ha mal di testa, ma in realtà sono tre giorni che non mangia. Si può cercare la causa di due giorni di assenza da scuola di un’altra bambina e venire a sapere che e’ appena morta per denutrizione.
 
Alcuni vengono a noi da troppo lontano e non potranno mai resistere a 5 ore di scuola (dalle 7,30 alle 12,30) senza dormire durante le lezioni e non potranno mai arrivare a casa se prima non passano dalle suore a ricevere pane e marmellata per affrontare la lunga strada del ritorno. Le loro case sono stanze fatte di latta che il caldo arroventa ed il freddo gela. I buchi sono chiusi da pezzi di plastica. Abbiamo portato a queste famiglie lontane, scarpe e vestiti più di una volta, ed e’ stata una festa per tutti.
 
Impossibile pretendere risultati scolastici sufficienti e la compassione per loro non e’ abbastanza, anzi e’ una vergogna in confronto alla dignità con cui essi vivono la loro situazione.
 
Stiamo pensando a due possibili soluzioni: una refezione ed un tempo di lezioni supplementari.
Un gruppo di Milano chiamato “La goccia” ci ha offerto il denaro per un sistema di irrigazione così attorno alla scuola, dove abbiamo tanto terreno, pianteremo anche noi vegetali e granturco per la refezione. E’ un piccolo inizio per “dare da mangiare agli affamati” e per poter offrire qualcosa di più abbiamo pensato di lanciare un grido di aiuto, cioè un progetto col nome “Il pane della vita”. Con esso chiediamo che ci sia una domenica, ogni tre mesi (nelle parrocchie che accettano), in cui ogni famiglia dona un euro per il “Pane della vita”. Pensiamo così di affrontare l’impegno che ci assumiamo trimestre per trimestre.
 
Il progetto delle lezioni supplementari sarà più difficile in quanto ci chiederà di rimunerare  regolarmente un insegnante. Per ora lasciamo nelle mani della Provvidenza questo progetto ed attendiamo con speranza.
A tutti voi in Italia, insieme al grazie per tutto quello che gia’ tanto fatte per noi, inviamo gli auguri per un Nuovo Anno sociale, religioso e politico più gratificante e siamo certe che il Signore con la Sua Venuta non mancherà di esaudire i desideri di ciascuno.
 
 
Con sincero affetto,
 
Sr Antonietta e Sr Aurelia