In Harare, la capitale dello Zimbabwe, centinaia di Zimbabwani hanno atteso per ore di ritirare i propri soldi dalle banche in modo da comprare cibo e tornare ai loro villaggi per Natale. Il massimo che è possibile prelevare in un giorno sono 50 milioni di dollari zimbabwani, a malapena 25 dollari americani secondo la borsa nera, che sono appena sufficienti a comprare un hamburger.
L'inflazione, la più alta al mondo, in Settembre era ufficialmente di circa 8,000 per cento ma stime indipendenti parlano di circa 100,000 per cento.
Data la mancanza di contanti, la banca centrale ha emesso nuove banconote. Il taglio più grande è di 750.000 dollari zimbabwani (circa 37 centesimi di dollaro americano alla borsa nera).
A tutto ciò va ad aggiungersi l'ormai costante mancanza di elettricità. Le cittadine nei dintorni di Harare entrano nel diciassettesimo giorno senza elettricità e anche nel centro economico della capitale l'elettricità va e viene in continuazione.
I supermercati sono quasi vuoti e i beni di prima necessità scarseggiano ormai da tempo.
Nessun commento:
Posta un commento